Onorevoli Colleghi! - L'esigenza di garantire l'ammodernamento delle nostre istituzioni è avvertito, oggi più che mai, da un corpo elettorale attento ed esigente, che sente come impellente il bisogno di favorire un processo di rinnovamento anche generazionale.
Le riforme di cui il Paese necessita richiedono, nondimeno, una maggiore capacità di adeguarsi alle sempre più mutevoli condizioni sociali. Ma una classe politica asfittica e condannata all'assenza di forze giovani e propulsive rischia di svigorirsi e di ostacolare soprattutto il ricambio generazionale necessario. Il rinnovo della classe dirigente può, quindi, essere assicurato solo incidendo sull'istituto della rappresentanza parlamentare e sul meccanismo di conferimento degli incarichi di governo, sia a livello locale, sia a livello centrale.
Pertanto, al fine di assicurare l'esigenza di una più agevole alternanza delle risorse umane nella vita politica del Paese, si rende necessaria la presente proposta di legge che, modificando norme di rango costituzionale, stabilisca, senza alimentare dubbi e incertezze, un limite massimo di mandati elettivi e di incarichi di governo.
L'articolo 1 della presente proposta di legge costituzionale, modificando l'articolo 65 della Costituzione, che disciplina un'ipotesi di incompatibilità tra l'ufficio di deputato e quello di senatore e rinvia alla legge ordinaria la determinazione di altri casi di ineleggibilità e di incompatibilità, fissa a non più di quattro legislature consecutive, il numero massimo di mandati che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire in qualità di membro del Parlamento.